martedì 1 febbraio 2011

A SCUOLA DI PIEMONTE. MA COI VOSTRI SOLDI

Bello. Bellissimo, questo progetto. Già.
L'assessorato di Alberto Cirio cerca di stimolare la mobilità turistica interna con un bando destinato alle scuole: studenti, non uscite dal Piemonte per le vostre gite scolastiche! Dalle elementari al biennio delle superiori, tutta la natura e la cultura di cui avete bisogno è a casa vostra, al massimo ad un paio d'ore d'autobus dalla vostra classe. Viviamo in una regione splendida, godiamocela.
Care maestre, care famiglie, la Regione vi da una mano! Dal 13 gennaio, e per 60 giorni da questa data, potrete inviare la vostra domanda, una per classe; i 150.000 euro stanziati saranno assegnati alle richieste che ricalcano "percorsi formativi ammissibili" secondo il più classico criterio temporale: chi arriva primo, vince.
Il premio può essere di due tipi. Se il viaggio sarà di un giorno solo, il contributo sarà di 150,00 euro per classe; se invece durerà di più, la classe godrà di 150,00 euro per il primo giorno e 50,00 euro dal secondo in poi.
Non sono molti soldi, ma ogni centesimo fa comodo, in un periodo come questo.
Anche allo Stato. Soprattutto allo Stato.
La documentazione da inoltrare alla Regione dev'essere infatti provvista di una marca da bollo da 14,62 euro, somma che, moltiplicata per le 18.656 classi aventi diritto (dati forniti dallo stesso bando), regalerebbe virtualmente allo Stato 272.750 euro. Esatto, 122 mila euro mal contati in più rispetto a quanto stanziato.
Se ne tassano molti quindi, e se ne aiutano pochi, e non le scuole più povere, non i bambini più indigenti, ma quelli con le maestre più veloci; una piccola lotta fratricida nella quale sono comprese anche le classi delle scuole non statali (leggi private).
Dov'è la logica in tutto questo? Non riesco a vederla.
E' un meccanismo così semplice e geniale di mungere il popolino da meritare una menzione speciale su tutti i giornali, e invece niente, nessuno ne parla.
Facciamolo noi, quindi: fate girare l'informazione, scoraggiate le maestre dei vostri figli che sono tentate da questa trappola in carta bollata, e la prossima volta che andate alle urne pensate bene a chi state dando il vostro voto.

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