giovedì 3 febbraio 2011

PENISOLA ITALICA, CALMA PIATTA

Abdelaziz Bouteflika, Presidente dell'Algeria, ha capito meglio di chiunque altro che l'aria che tira per i leader del mondo islamico è brutta, molto brutta.
Non bisogna lasciarsi andare al caos, all'anarchia e agli eccessi, dice, ma il popolo potrà manifestare liberamente. Non nella capitale, non utilizzando contrassegni partitici, ma potrà.
In Egitto la situazione è precipitata definitivamente. La guerra civile è un rischio molto concreto: da un lato gli oppositori del regime, dall'altro i picchiatori di Hosni Mubarak, che stanno massacrando i civili. Il Rais ha dichiarato che morirà in Egitto, forse senza considerare che se andrà avanti così questo potrebbe accadere prima di quanto immagini. La sfumatura più preoccupante in tutto questo è la persecuzione dello straniero, soprattutto se giornalista. La caccia all'uomo è aperta. Tra i primi a farne le spese c'è Daniel Williams, marito di Lucia Annunziata, prima giornalista e poi attivista per i diritti umani, tutt'ora agli arresti.
Anche nello Yemen le proteste impazzano: la capitale Saa'na è teatro di scontri tra le forze governative, a prevalenza sunnita, e quelle sciite.
Italiani, non preoccupatevi. Da noi tutto normale. Tutto uguale a ieri. Si va a puttane, come al solito.

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