sabato 8 dicembre 2012
LA TERRA DEI CACHI (more than ever)
giovedì 4 ottobre 2012
ITALY'S GOT GOVERNMENT (1)
lunedì 7 maggio 2012
Libera università di Albadania
Nonostante tutto, c'è ancora di nel "pezzo di carta" crede fermamente. Tra questi studenti, uno è salito alla ribalta negli ultimi anni grazie alle scarse capacità intellettuali e scolastiche, alle quali ha sempre accompagnato posizioni di prestigio ingiustificate.
Un acquisto azzeccato, questa laurea: nessuno potrebbe mai insospettirsi, vero?
Chi se ne importa se ha superato a fatica il liceo? Compriamogli una laurea, gli piace tanto.
Stiamo parlando degli stessi Bossi e della stessa Lega Nord che governavano fino all'altro ieri nonostante non abbiano nessun rispetto per il paese, le istituzioni e la bandiara; quelli che oggi giocano a fare l'opposizione dura e pura, come se non sapessimo chi ci ha accompagnati per mano sull'orlo del precipizio.
Quelli che in tv iniziano ogni intervento con l'espressione "Noi della Lega...", quasi a dire "Noi siamo noi, e voi non siete un cazzo".
Quelli che solo ai loro stessi occhi sono la kalokagathia della politica italiana: belli perché genuini e buoni perché mossi da "nobili" ideali.
Quelli che nei videogame affondano le navi dei clandestini che vorrebbero vedere colare a picco anche nella realtà. La stessa Lega di Borghezio, che disinfetta i treni su cui salgono gli stranieri. La Lega dei fumetti di Capitan Padania, emulo scemo di Captain America, che salva il Senatùr dai terroristi islamici e dagli immigrati cattivi.
Proprio loro sono andati ad acquistare una laurea in Albania: forse per sentirsi a casa l'avranno chiamata Albadania, chi lo sa?
L'attestato di laurea di Bossi Jr. era custodito in cassaforte dal tesoriere Francesco Belsito. Sarà costato una fortuna, meglio tenerlo al sicuro, in effetti. Si hanno dei dubbi anche sul diploma in ragioneria dello stesso Belsito. Se non fosse tutto vero, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate.
(Una piccolissima dedica alla mia amica Sonila, brillante studentessa, impegnata lavoratrice, onesta cittadina albanese che da anni vive in Italia: Renzo in confronto a te può solo rosicare.)
mercoledì 28 marzo 2012
DAL NOSTRO INVIATO IN ITALIA
martedì 20 marzo 2012
DIVERSAMENTE BAMBINI
Un abominio, l'ha definito Benjamin Netanyahu. Il gesto di un pazzo,
certamente, che rivela che il germe antisemita in Europa è ancora
vitale.
Perché Netanyahu non riesce a vedere lo stesso abominio anche nel
numero di bambini che vengono sistematicamente uccisi ogni giorno
nella Striscia di Gaza, coi missili, coi fucili, con la fame?
Perché i media non ci ricordano ogni giorno lo stillicidio di bambini
arrestati e trattati come adulti, bambini morti, feriti, mutilati,
senza casa, che prosegue ormai da anni nei territori palestinesi?
Non mi riferisco agli adulti, ai terroristi o ai tizi barbuti con
l'AK47 sempre a portata di mano. Parlo di bambini.
Se muore Yoseph è una tragedia, un'assurdità, una catastrofe. Se
sparisce dalla circolazione Yousef un danno collaterale, una minaccia
stroncata sul nascere, un futuro terrorista in meno. Un abominio a
senso unico, quindi.
Eppure, entrambi sono bambini. Bambini, accidenti. Non ebrei o
palestinesi, messicani o colombiani. Piccoli umani, esseri pensanti,
intelligenti, che hanno coscienza di cosa accade intorno più degli
adulti, coi quali la vita è stata cattiva da quando sono venuti al
mondo. Bambini per i quali bisognerebbe chiedersi se hanno mai avuto
l'opportunità di essere bambini.
Non dovrebbe esistere una classifica dettata dalla politica
internazionale nel determinare la gravità della morte di un bambino.
Eppure c'è. Ne muoiono centinaia, migliaia al giorno, eppure ci si
dispera per pochi.
Sono così pochi che per accendere i riflettori su quelli sudanesi un
attore ha dovuto farsi arrestare. Per parlare di quelli cambogiani
abbiamo bisogno che un'attrice ne adotti uno. Perché il dramma dei
bambini palestinesi sia rappresentato dai media cosa deve accadere?
Deve morire Madonna? Deve farsi sparare Johnny Depp? Tom Cruise deve
diventare uno scudo umano?
Questo doppiopesismo fa comodo a tutti, la coscienza non si
appesantisce né si sporca. Basta far finta di non vedere, firmare
petizioni su FB contro la vivisezione, accendere candele virtuali per
un giovane pilota morto, amare il proprio cane, e girarsi dall'altra
parte. So che non si può fermare il mondo e scendere, né è possibile
salvare tutti. Ma si potrebbe dare la stessa dignità a tutti. Quello
sì.
giovedì 15 marzo 2012
A VOLTE RITORNANO
Riassunto delle puntate precedenti.
Un litro di benzina costa più di un’oncia d’oro.
La disoccupazione è alle stelle, soprattutto quella giovanile.
Le tasse a pioggia.
La stagflazione.
Lo spread.
Le lacrime del Ministro Fornero (non si dica che ho usato l’articolo davanti al suo cognome).
Alfano Segretario del PdL, convinto di avere davvero voce in capitolo nel suo partito (ok, potete ridere).
Gli stagisti di 43 anni.
Putin rieletto (rieletto, certo…).
La Camusso furiosa.
Landini sul piede di guerra (e quando mai?).
Marchionne sempre più marchionnesco.
Ikea che spia i suoi dipendenti (sì, proprio quelli sempre sorridenti vestiti con colori da Teletubbies).
Il primo compleanno di Lucio Dalla senza Lucio Dalla.
La campagna elettorale francese (allô, oui, est la France?).
La campagna elettorale negli Stati Uniti (yes, we can vs no, you can’t).
Michele Misseri che continua a ritrattare (Zio Michele, cortesemente, vaffanculo).
Sara Tommasi che vorrebbe emulare Cicciolina in politica (senza parole).
Domenico Scilipoti provvisto di sosia (ok, potete ridere di nuovo).
SILVIO BERLUSCONI NON E’ PIU’ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Io sono tornata.
E se tornasse anche lui?..
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