martedì 20 marzo 2012

DIVERSAMENTE BAMBINI

Quello che è successo a Tolosa è terribile.
Un abominio, l'ha definito Benjamin Netanyahu. Il gesto di un pazzo,
certamente, che rivela che il germe antisemita in Europa è ancora
vitale.
Perché Netanyahu non riesce a vedere lo stesso abominio anche nel
numero di bambini che vengono sistematicamente uccisi ogni giorno
nella Striscia di Gaza, coi missili, coi fucili, con la fame?
Perché i media non ci ricordano ogni giorno lo stillicidio di bambini
arrestati e trattati come adulti, bambini morti, feriti, mutilati,
senza casa, che prosegue ormai da anni nei territori palestinesi?
Non mi riferisco agli adulti, ai terroristi o ai tizi barbuti con
l'AK47 sempre a portata di mano. Parlo di bambini.
Se muore Yoseph è una tragedia, un'assurdità, una catastrofe. Se
sparisce dalla circolazione Yousef un danno collaterale, una minaccia
stroncata sul nascere, un futuro terrorista in meno. Un abominio a
senso unico, quindi.
Eppure, entrambi sono bambini. Bambini, accidenti. Non ebrei o
palestinesi, messicani o colombiani. Piccoli umani, esseri pensanti,
intelligenti, che hanno coscienza di cosa accade intorno più degli
adulti, coi quali la vita è stata cattiva da quando sono venuti al
mondo. Bambini per i quali bisognerebbe chiedersi se hanno mai avuto
l'opportunità di essere bambini.
Non dovrebbe esistere una classifica dettata dalla politica
internazionale nel determinare la gravità della morte di un bambino.
Eppure c'è. Ne muoiono centinaia, migliaia al giorno, eppure ci si
dispera per pochi.
Sono così pochi che per accendere i riflettori su quelli sudanesi un
attore ha dovuto farsi arrestare. Per parlare di quelli cambogiani
abbiamo bisogno che un'attrice ne adotti uno. Perché il dramma dei
bambini palestinesi sia rappresentato dai media cosa deve accadere?
Deve morire Madonna? Deve farsi sparare Johnny Depp? Tom Cruise deve
diventare uno scudo umano?
Questo doppiopesismo fa comodo a tutti, la coscienza non si
appesantisce né si sporca. Basta far finta di non vedere, firmare
petizioni su FB contro la vivisezione, accendere candele virtuali per
un giovane pilota morto, amare il proprio cane, e girarsi dall'altra
parte. So che non si può fermare il mondo e scendere, né è possibile
salvare tutti. Ma si potrebbe dare la stessa dignità a tutti. Quello
sì.

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