Quanto gli italiani siano stanchi della loro classe politica è nell'aria da tempo.
Chi sarebbero disposti a votare al posto loro a volte è discutibile, ma certamente divertente.
Alla vigilia del dibattito televisivo a cinque, chi si occupa di comunicazione per il Partito Democratico sembrava aver intuito i benefici che un messaggio virale poteva portare alle elezioni primarie. La foto degli improbabili Fantastici 5 aveva scatenato commenti e freddure, ma aveva colpito nel segno: aveva solleticato la curiosità anche di chi, normalmente, non si sarebbe interessato alle primarie del PD. Sulla scia della candidatura di Bruno Tabacci-Silver Surfer alla stessa competizione elettorale, erano nati i Marxisti per Tabacci, una deliziosa contraddizione in termini che ha regalato al candidato centrista una popolarità e una connotazione ironica in cui forse neppure sperava.
I Marxisti per Tabacci hanno fatto scuola. Siamo la Gente il Potere ci temono, Feudalesimo e Libertà, Cashmere e Martello: sono solo alcuni dei partiti finti creati ad arte per ridere di quelli veri, e rappresentano la punta dell'iceberg di una satira politica diversa, ugualmente pungente, concentrata sui social network ma sempre più spesso oggetto di riferimenti anche offline (ricordate il ringraziamento di Bersani ai Marxisti per Tabacci subito dopo la vittoria delle primarie?).
Alla vigilia del dibattito televisivo a cinque, chi si occupa di comunicazione per il Partito Democratico sembrava aver intuito i benefici che un messaggio virale poteva portare alle elezioni primarie. La foto degli improbabili Fantastici 5 aveva scatenato commenti e freddure, ma aveva colpito nel segno: aveva solleticato la curiosità anche di chi, normalmente, non si sarebbe interessato alle primarie del PD. Sulla scia della candidatura di Bruno Tabacci-Silver Surfer alla stessa competizione elettorale, erano nati i Marxisti per Tabacci, una deliziosa contraddizione in termini che ha regalato al candidato centrista una popolarità e una connotazione ironica in cui forse neppure sperava.
I Marxisti per Tabacci hanno fatto scuola. Siamo la Gente il Potere ci temono, Feudalesimo e Libertà, Cashmere e Martello: sono solo alcuni dei partiti finti creati ad arte per ridere di quelli veri, e rappresentano la punta dell'iceberg di una satira politica diversa, ugualmente pungente, concentrata sui social network ma sempre più spesso oggetto di riferimenti anche offline (ricordate il ringraziamento di Bersani ai Marxisti per Tabacci subito dopo la vittoria delle primarie?).
C'è invece chi ha raccolto la prima provocazione e ha puntato sulla diffusione virale basata sull'attaccamento alle serie tv americane. L'apporto che le comunità di fan di telefilm stanno dando, con senso dell'umorismo e capacità critica, è interessante quanto i partiti dal nome pittoresco.
La capacità di produrre contenuti in piena autonomia, la sensibilità politica e la commistione con la cultura pop e le subculture nate sulla scia del successo di alcuni telefilm si fondono, regalandoci un termometro elettorale particolare.
I new media ci permettono di evidenziare ed analizzare l'aspetto politico delle culture partecipative, e da questo culture jamming emerge un quadro nuovo sulle culture convergenti in Italia. Parallelamente alla discussione politica "seria" regna sovrano il desiderio di sdrammatizzare e di portare la politica nella propria dimensione, invece di permettere il contrario: grazie ai social network e alle competenze tecniche si rende fruibile e, perché no, ridicola una parte della vita pubblica che purtroppo delude.
La capacità di produrre contenuti in piena autonomia, la sensibilità politica e la commistione con la cultura pop e le subculture nate sulla scia del successo di alcuni telefilm si fondono, regalandoci un termometro elettorale particolare.
I new media ci permettono di evidenziare ed analizzare l'aspetto politico delle culture partecipative, e da questo culture jamming emerge un quadro nuovo sulle culture convergenti in Italia. Parallelamente alla discussione politica "seria" regna sovrano il desiderio di sdrammatizzare e di portare la politica nella propria dimensione, invece di permettere il contrario: grazie ai social network e alle competenze tecniche si rende fruibile e, perché no, ridicola una parte della vita pubblica che purtroppo delude.
Chiunque abbia dimestichezza con le serie tv americane non può evitare di sorridere, ma il dato rilevante è un altro: a modo loro, questi manifesti danno un'idea di quali siano le priorità del paese secondo i fan-elettori, privilegiando idee e princìpi rispetto al colore politico, palesemente ignorato.
Se avete un problema e nessun altro può aiutarvi, se riuscirete a trovarli sulla vostra scheda sovraffollata, forse potrete votare l'A-Team!
Vorreste un piano di sviluppo degno di questo nome? Chi meglio di loro può garantire un piano ben riuscito? Maestri dell'inganno e del travestimento, non si tirano indietro quando bisogna menare le mani, ma lo fanno solo a fin di bene. Hanno un codice etico molto più rigido di quello di molti partiti, e non metteranno mai in lista un pregiudicato: Hannibal, Sberla, B.A. e Murdock si candidano al governo del paese.
Volete dei tagli fatti a modo, e non quelli lineari dei ministri di ieri ed oggi?
Affidatevi a Dexter Morgan, professione tecnico della scientifica specializzato nell'analisi delle tracce ematiche. Nel tempo libero, il nostro Dexter è un serial killer dallo spiccato senso etico, amante di tagli e dissanguamenti di ben altro tipo.
Dissimulatore nato, cinico, privo di sensi di colpa, Dexter è un antieroe sociopatico dall'aspetto comune, nel quale è sin troppo facile identificarsi a causa della particolarità delle sue vittime: si tratta di criminali sfuggiti alle maglie della giustizia.
Il bellissimo Neal Caffrey, esperto di truffe, falsificazioni, furti d'opere d'arte e frodi passato dall'altra parte della barricata, si propone un unico obiettivo: privare i parlamentari dei loro esosi stipendi. Il programma non sembra molto articolato, ma Neal rischia di avere più successo del previsto.
Come faranno le signore a non cedere alla tentazione di votare un personaggio tanto irresistibile?
Michael Knight vuole dare un taglio secco ai privilegi della politica ed eliminare le auto blu.
Meglio sostituirle con vetture parlanti, più intelligenti del conducente, sempre e comunque schierate dalla parte del bene.
Jessica Fletcher è una donna di cultura. Insegnante in pensione, scrittrice di gialli, simpatica, altruista e dal profondo senso di giustizia, ha una dote innata di cui non sembra capacitarsi: ovunque lei vada, si verifica un omicidio. Il successo della sua lista sembra scontato: solo lei può dimezzare il numero dei parlamentari senza fatica nel giro di qualche puntata.
Avete a cuore la piaga della malasanità?
Vorreste rimediare ai disastri combinati da chi è passato prima di voi?
Lasciatevi curare da Derek Shepherd. Il Dottor Stranamore di Grey's Anatomy è un grande neurochirurgo e non esita ad eseguire operazioni pro bono su persone poco abbienti.
Di opinione diversa il Dottor Christian Troy di Nip/Tuck: la politica ha bisogno di facce nuove, e lui ha le competenze per accontentare le richieste degli italiani.
Non ne potete più di dilettanti che vi prosciugano le tasche come un vampiro farebbe col vostro sangue?
Ne avete le scatole piene di tutte queste tasse? Votate per Damon Salvatore, affascinante vampiro che interverrà sul cuneo fiscale e abbasserà le tasse per le famiglie, soprattutto per quelle complicate come la sua.
Sheldon Cooper rappresenta una scelta di campo: privilegiare alcune parti del territorio e una categoria ben precisa: i nerd, componente fondamentale della Lega Nerd.
Parola d'ordine del movimento: BAZINGA!
Gli isolani di Lost vogliono permettere agli italiani all'estero di votare.
Avete un amico in Erasmus arrabbiato perché la procedura per il voto all'estero è macchinosa e assurda? Un vostro cugino dal Canada si lamenta delle assurdità della burocrazia italiana?
Date il vostro voto a Locke e compagni.
Sarà un bellissimo esperimento democratico.
Al termine di questa breve carrellata non poteva che esserci lui: Chuck Norris, il primo personaggio pubblico dopo Gesù Cristo a cui sono riconosciute gesta mirabolanti perché... perché lui è Chuck Norris. Punto.
Visto che lui è colui che è, non sale in politica.
Chuck non scende in campo. Solleva la terra.
E voi lo voterete, vero? Immaginavo. ;)
Un ringraziamento particolare va alla pagina Telefilm Mania e agli autori dei manifesti elettorali: qui potrete trovare la carrellata completa e i nomi di chi li ha creati.
Bah, per me Christian Troy si darebbe al bunga-bunga tutti i santi giorni....non mi convince come candidato
RispondiEliminaIn effetti hai ragione. Ma vogliamo paragonare Silvio a Christian? ;)
RispondiEliminaHo persino pensato, guardando qualcuno di quei manifesti (per esempio quello di Dexter), che era un peccato fossero falsi...anche se sembrano più coerenti e veri di quelli reali.
RispondiEliminaperò c'è un errore (non grave): Siamo La Gente risale a luglio, credo sia precedente ai Marxisti per Tabacci
RispondiEliminaGrazie per la condivisione dell'A-TEAM.....
RispondiEliminaGrazie a voi! Non potevo citare tutti per ragioni grafiche (non riuscivo ad inserire i nomi sotto alle immagini senza fare casini, insomma :D), però era troppo divertente :)
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